Nuove disposizioni per eredi “contribuenti” e consulenti
L’imposizione fiscale rappresenta uno degli aspetti più discussi in campo successorio dal momento che è esposto a continui adeguamenti normativi
In controtendenza rispetto a quanto previsto, il 2014 è stato un anno benevolo grazie all’entrata in vigore di disposizioni da tempo attese, prima fra tutte il D. Lgs. 175 del 21 Novembre 2014, noto anche come Decreto Semplificazioni. Tra le novità introdotte, la più importante è l’innalzamento della soglia di esonero di presentazione delle dichiarazioni di successione apertesi dal 13 Dicembre 2014, quando il patrimonio è trasferito a coniugi e parenti in linea retta e l’attivo ereditario (oltre a non comprendere beni immobili o diritti reali immobiliari) ha un valore non superiore a € 100.000, in luogo dei precedenti € 25.822,25 (ex 50 milioni di lire). Sono state inoltre semplificate le modalità di presentazione degli allegati che possono essere sostituiti da copie non autentiche, comprensive di dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Per quanto riguarda l’aspetto fiscale, invece, la riduzione del tasso legale annuo allo 0,5% (in vigore dal 1° Gennaio 2015), oltre a produrre l’adeguamento dei coefficienti del diritto usufrutto che sostanzialmente lasciano inalterato il regime impositivo, determina una minore imposta nel calcolo degli interessi inerenti le dichiarazioni di successione presentate oltre l’anno della scadenza e rientranti nell’ambito del ravvedimento operoso.
Per effetto della Legge di Stabilità 2015, sono entrate in vigore anche le novità in tema di ravvedimento operoso che lo hanno reso più flessibile, estendendo i limiti temporali e prevedendo semplificazioni nel rapporto fisco/contribuenti. Per comprendere in che misura il provvedimento interessi le dichiarazioni di successione si attende un chiarimento da parte dell’agenzia delle entrate di imminente pubblicazione.
L’obbligo di applicare le regole vigenti all’apertura della successione (in riferimento alla determinazione del patrimonio ed all’applicazione dell’imposizione fiscale) è la caratteristica peculiare di questo istituto giuridico, ragion per cui le disposizioni legislative non possono ritenersi mai superate essendo destinate, di conseguenza, a stratificarsi nel tempo. Seguono tale criterio anche le agevolazioni fiscali che possono essere applicate in funzione del periodo in cui si apre la successione.
Tutto ciò lascia comprendere come sia importante essere sempre aggiornati nonché utilizzare applicazioni software innovative al fine di fornire un efficiente servizio di consulenza. Sarebbe impossibile, infatti, avere memoria del quadro normativo a cui riferirsi, specie nel caso di successioni relative a periodi meno recenti. L’utilizzo di applicazioni software è un valido ausilio non solo per la redazione della dichiarazione e della documentazione fiscale correlata ma anche per assolvere agli aggiornamenti catastali, obbligatori in caso di variazione dei diritti inerenti i beni immobili oggetto del trasferimento.
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