Professioni: il 27 e il 28 ottobre a Padova la conferenza nazionale degli architetti italiani
Padova e l’architettura, dunque, quasi un binomio imprescindibile in queste giornate che vedono il ritorno in città della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”.
Una Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori centrata su temi di strettissima attualità quella in programma a Padova i prossimi 27 e 28 ottobre a Palazzo della Ragione e che mostra come interesse primario degli architetti italiani siano i problemi della comunità ed il confronto con i cittadini per risolverli.
Nella mattinata di venerdì 27 nel corso della Tavola Rotonda “L’arte del paesaggio ed il ruolo dell’acqua nella rigenerazione della città” – aperta al pubblico – sarà illustrata la ricerca Cresme/Consiglio Nazionale “Lo stato del territorio italiano, tra rischio sismico, idrogeologico, e consumo di suolo”; sabato 28 al centro del dibattito saranno, invece, i dati della ricerca, sempre Cresme/Consiglio Nazionale “Chi ha disegnato l’Italia? Storia dell’edilizia italiana tra autopromozione, abusivismo e bella architettura” che sarà presentata nel corso della Tavola Rotonda – anch’essa aperta al pubblico – “Il concorso di progettazione: strumento indispensabile per il rilancio dell’architettura di qualità”.
“Nel 2050 – sottolinea il Consiglio Nazionale – almeno il 70% della popolazione mondiale vivrà in ambiente urbanizzato. Ciò testimonia l’importanza del ruolo irrinunciabile dell’architettura di qualità anche sotto il profilo sociale, economico, culturale e dei relativi cambiamenti sempre più accelerati dello scenario attuale. E’ indispensabile tornare a investire nelle città, nella tutela e valorizzazione del paesaggio, nella messa in sicurezza idrogeologica e sismica delle aree esposte a eventi calamitosi, nella risoluzione dei problemi legati alle precarie condizioni di buona parte del patrimonio edilizio”.
“Così come è indispensabile – continua – che anche nel nostro Paese sia approvata una legge per la promozione della qualità dell’architettura e diffusa, quantomeno nell’ambito dei lavori pubblici, la procedura dei concorsi di progettazione in due fasi: la prima aperta e poco impegnativa; la seconda, alla quale accedono mediamente cinque progettisti, che ricevono un onorario per la redazione del progetto preliminare e con il premio al vincitore rappresentato dall’affidamento professionale dell’incarico di tutte le fasi della progettazione”.
E proprio in chiusura della Conferenza saranno proclamati i cinque vincitori della prima fase del concorso di progettazione di un edificio di edilizia residenziale convenzionata a Milanosesto, il nuovo quartiere di Sesto San Giovanni (Milano).
Saranno anche proclamati quelli del concorso di idee per la riqualificazione di 10 aree periferiche del nostro Paese bandito dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti.
Padova e l’architettura, dunque, quasi un binomio imprescindibile in queste giornate che vedono il ritorno in città della Biennale Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”. Un incontro a Palazzo della Ragione con 800 studenti delle scuole secondarie superiori di secondo grado, darà il via, giovedì 26 ottobre, alle iniziative della ottava edizione della Biennale. Alle 12,30 il Sindaco Giordani, l’Assessore alla cultura, Colasio, il Presidente della Fondazione Barbara Cappochin e degli architetti italiani, Cappochin, e la Presidente dell’Ordine degli Architetti di Padova, Osti, incontreranno la stampa; alle 15, a Palazzo della Ragione è prevista la conferenza dei vincitori del Premio internazionale e regionale ed alle 17 l’inaugurazione, in via San Fermo, dei “Tavoli dell’Architettura”. A concludere la giornata la lectio magistralis di David Chipperfield. Venerdì 27 ottobre, infine, all’Auditorium Pollini si terrà la cerimonia di premiazione del Premio internazionale Barbara Cappochin.