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Professione

L’evoluzione della prospettiva: dalla scienza ottica all’architettura moderna

La prospettiva: un viaggio tra architettura e scienza che ha cambiato il volto della rappresentazione visiva

L’evoluzione della prospettiva: dalla scienza ottica all’architettura moderna
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Dall’antichità al contemporaneo, l’evoluzione della prospettiva riflette una storia di scoperte, teorie e rivoluzioni che hanno trasformato l’arte e la percezione spaziale.

La prospettiva: un viaggio tra architettura e scienza che ha cambiato il volto della rappresentazione visiva

  1. Quando nasce il concetto di prospettiva?
  2. Il “De pictura” di Leon Battista Alberti
  3. Andrea Mantegna
  4. Il manierismo
  5. I principali tipi di prospettiva
  6. La prospettiva in architettura
  7. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

La prospettiva, fondamentale tecnica artistica, consiste nel rappresentare oggetti nello spazio in modo che riproducano sulla retina un’impressione simile a quella reale. In origine, durante l’antichità e il medioevo, il termine “prospettiva” era sinonimo di ottica. È solo con il Quattrocento che il concetto si trasforma, assumendo il significato attuale di rappresentazione basata su principi geometrici e scientifici. Nella pittura e nella scultura, le innovazioni portarono a tecniche come la “dissociazione prospettica”, in cui singole unità visive seguono logiche interne senza un’organizzazione spaziale unitaria.

Quando nasce il concetto di prospettiva?

Verso la fine del Duecento, figure come Pietro Cavallini e Cimabue introdussero un rinnovato interesse per la prospettiva, unendo una maggiore attenzione alla corporeità degli oggetti con una ricerca spaziale più complessa. Giotto, nei suoi affreschi di Assisi e Padova, esplorò nuove architetture prospettiche, ma mancava ancora un criterio unitario. Con il Quattrocento e il genio di Filippo Brunelleschi, si raggiunse una svolta: il metodo della proiezione centrale consentì di rappresentare spazi tridimensionali su superfici bidimensionali. Sebbene le sue tavole siano andate perdute, opere come il Battistero e il Palazzo Vecchio di Firenze divennero esempi di questa nuova tecnica.

Il “De pictura” di Leon Battista Alberti

Il primo trattato scritto sul tema, il “De pictura” di Leon Battista Alberti, sistematizzò queste scoperte. Alberti codificò il concetto di punto di fuga, una guida per costruzioni geometriche che influenzò profondamente artisti come Masaccio, Donatello e Piero della Francesca. Tuttavia, ci furono voci fuori dal coro: Paolo Uccello preferì esplorare una prospettiva di derivazione medievale, raggiungendo risultati di straordinaria complessità.

Andrea Mantegna

Tra gli innovatori dell’uso illusionistico della prospettiva spicca Andrea Mantegna, celebre per gli affreschi nella Cappella Ovetari e nella Camera degli Sposi, dove alzò il punto di fuga per amplificare l’effetto tridimensionale. Con Leonardo da Vinci, la prospettiva si arricchì ulteriormente: la sua teoria basata su cambiamenti di colore e luce rispetto alla distanza, introdusse il celebre sfumato, influenzando profondamente la pittura tonale.

Il manierismo

Nel Cinquecento, il manierismo adottò la prospettiva per creare illusioni visive e architetture fantastiche, come dimostrano gli affreschi di Correggio a Parma. Il Seicento e il Settecento videro un uso sempre più scenografico della prospettiva, mentre l’Ottocento la mantenne come cardine della formazione accademica. Tuttavia, movimenti come il realismo e l’impressionismo iniziarono a metterne in discussione i principi, portando infine il cubismo e l’arte contemporanea a rifiutare del tutto le regole prospettiche tradizionali. Oggi resta un campo di studio per storici e filosofi, affascinati dalle sue implicazioni artistiche e culturali.

I principali tipi di prospettiva

Tra le varie tecniche prospettiche, le più note sono tre:

  • la prospettiva centrale, usata quando un lato del soggetto è parallelo al piano di proiezione e il punto di fuga si trova al centro;
  • la prospettiva accidentale, in cui il soggetto si orienta con un angolo rispetto al piano
  • la prospettiva obliqua, caratterizzata da un quadro inclinato per un effetto dinamico.

La prospettiva in architettura

In ambito architettonico, la prospettiva è essenziale per creare l’illusione della tridimensionalità su superfici piane. Attraverso disegni e modelli, gli architetti progettano spazi che appaiono realistici e coerenti, portando alla realizzazione di edifici e strutture che combinano estetica e funzionalità.

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