Regione Sardegna: scarsa qualità dell’acqua erogata, livelli di dispersione idrica da record e spese di manutenzione
Scarsa qualità dell’acqua erogata, livelli di dispersione idrica da record e spese di manutenzione tra le più alte d’Italia. È il disastroso mix che caratterizza il servizio idrico regionale in base ad un recente dossier della Cna Sardegna
Scarsa qualità dell’acqua erogata, livelli di dispersione idrica da record e spese di manutenzione tra le più alte d’Italia. È il disastroso mix che caratterizza il servizio idrico regionale in base ad un recente dossier della Cna Sardegna che analizza e mette a confronto alcune variabili relativa all’infrastruttura idrica: dalla capienza degli invasi ai costi sostenuti per gestire le reti.
A spiccare è soprattutto il severo giudizio degli utenti sardi: nel corso del 2018 oltre il 38% delle famiglie sarde si è infatti dichiarata molto insoddisfatta del servizio idrico fornito da Abbanoa, il dato più negativo tra tutte le regioni italiane e pari ad oltre il doppio della media nazionale (14,6%). Principale fattore penalizzante è rappresentato proprio dalla qualità dell’acqua erogata (odore, sapore e limpidezza), giudicata insoddisfacente dal 43,7% degli utenti intervistati dall’Istat.
“La buona dotazione di infrastrutture e servizi costituisce un fattore imprescindibile per lo sviluppo socio-economico di un territorio – evidenziano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna -: insieme ad energia e trasporti, un buon accesso alla risorsa idrica per famiglie e imprese produttive costituisce senza dubbio uno dei requisiti minimi di base. Oltre alla necessità di garantire una disponibilità sufficiente all’uso civile ed industriale, la crescente attenzione agli aspetti ambientali e climatici impone elevati livelli di efficienza nella gestione della risorsa e nella depurazione dei reflui prima della re-immissione in ambiente”-