Rigenerazione urbana Venezia
M9 sorge in un'area di circa 10.000 metri quadrati nel centro cittadino: il progetto architettonico e' stato affidato allo studio berlinese Sauerbruch Hutton
Scoperto il velo i a Mestre sulla prima area già completata di M9, il nuovo polo di innovazione tecnologica e culturale e rigenerazione urbana che aprirà nel dicembre 2018, per iniziativa di Polymnia Venezia – società della Fondazione di Venezia – .
L’ex chiostro ospiterà l’Innovation Retail Center di M9. Per il nuovo polo tecnologico era stato siglato nel 2009 un accordo di programma tra Comune di Venezia, Regione Veneto, Direzione Regionale beni culturali e paesaggistici del Veneto e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna.
M9 sorge in un’area di circa 10.000 metri quadrati nel centro cittadino: il progetto architettonico e’ stato affidato allo studio berlinese Sauerbruch Hutton vincitore di un concorso internazionale di progettazione. L’intervento – un’architettura policroma che si apre alla città – e’ progettato e costruito secondo i più moderni criteri di eco sostenibilità. Ispirandosi a esperienze internazionali di rigenerazione urbana M9 propone un format di piccola smart city, nella quale cultura multimediale, architettura sostenibile, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere per la collettività.
La posizione strategica che occupa nel comune di Venezia, nel centro di Mestre – nodo logistico e infrastrutturale interconnesso con le principali linee ferroviarie e autostradali e prossimo ai sistemi portuali e aeroportuali del Nordest – consente a M9 di rivolgere la propria offerta sia alla popolazione residente sia a visitatori italiani e stranieri. Il progetto prevede un investimento complessivo di 110 milioni dieuro, totalmente sostenuto da Fondazione di Venezia.