Ambiente

Amianto: normativa e procedure per la gestione e rimozione in sicurezza

Scopri come gestire l'amianto in sicurezza: normativa, obblighi di rimozione, tecniche di bonifica e smaltimento rifiuti per tutelare la salute pubblica.

Amianto: normativa e procedure per la gestione e rimozione in sicurezza
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L’amianto è un materiale ad alto rischio per la salute umana, ormai bandito dalla produzione e commercio in Europa e in Italia. Le normative stabiliscono le responsabilità e le modalità per la gestione e la rimozione in sicurezza di questo materiale.

  1. Obblighi e normative per la rimozione dell’amianto
  2. Tecniche di bonifica e rimozione amianto
  3. Gestione dei rifiuti e smaltimento dell’amianto
  4. Normativa e aggiornamenti recenti
  5. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Scopri come gestire l’amianto in sicurezza: normativa, obblighi di rimozione, tecniche di bonifica e smaltimento rifiuti per tutelare la salute pubblica.

L’ambiente e la tutela della salute pubblica sono sempre più al centro dell’attenzione, con un focus crescente sulla dismissione dei materiali tossici come l’amianto. Questo materiale, pericoloso per la salute umana, può causare gravi patologie respiratorie e tumori, rendendone cruciale la corretta gestione.

L’amianto è stato ampiamente utilizzato nel settore edile per le sue proprietà di resistenza e versatilità, trovando applicazione in coperture, pavimenti e pareti. Le sue caratteristiche, come l’inerzia chimica, l’isolamento termico e la resistenza al fuoco, unite al basso costo, ne hanno favorito la diffusione. Tuttavia, la sua pericolosità si manifesta quando le sue fibre vengono inalate, poiché la loro dimensione ridotta consente di raggiungere i polmoni, provocando gravi danni ai tessuti.

La pericolosità è legata all’inalazione delle fibre di amianto, che possono causare fibrosi polmonare, asbestosi e tumori come il mesotelioma pleurico e il cancro ai polmoni. La gravità dipende dal tempo di esposizione e dalla quantità di fibre inalate, con sintomi che possono manifestarsi anche dopo decenni.

Obblighi e normative per la rimozione dell’amianto

La rimozione dell’amianto non è sempre obbligatoria, ma dipende dallo stato di conservazione dei manufatti. Se un manufatto risulta danneggiato o friabile, la rimozione diventa necessaria. In ogni caso, i proprietari devono segnalare la presenza del materiale agli enti competenti, che possono ordinare verifiche periodiche e interventi di manutenzione.

Tecniche di bonifica e rimozione amianto

Le tecniche di bonifica includono la rimozione, l’incapsulamento e il confinamento:

  • Rimozione: consiste nell’eliminazione completa del materiale contenente amianto. È la soluzione più sicura ma genera rifiuti pericolosi che necessitano di uno smaltimento controllato.
  • Incapsulamento: prevede l’applicazione di sostanze che impediscono il rilascio di fibre, senza rimuovere il materiale. Richiede controlli periodici.
  • Confinamento: consiste nella creazione di una barriera fisica che isola il materiale, riducendo il rischio di dispersione.

Gestione dei rifiuti e smaltimento dell’amianto

I rifiuti derivanti dalla bonifica dell’amianto devono essere trattati con procedure rigide secondo il D.Lgs 152/06. La rimozione deve essere eseguita da aziende autorizzate, iscritte all’Albo Gestori Ambientali nelle categorie 10A o 10B. Ogni intervento richiede la stesura di un Piano di Lavoro e la comunicazione agli organi di vigilanza.

Normativa e aggiornamenti recenti

In Italia, l’uso dell’amianto è stato vietato con la Legge 257/1992, che stabilisce il divieto di estrazione, importazione, esportazione e produzione. Questa legge, integrata dal DM 6/6/1994, ha introdotto linee guida per la valutazione del rischio e gli obblighi di comunicazione agli enti preposti.

Nel 2023, la norma UNI 11903:2023 ha specificato i requisiti per il censimento dei materiali contenenti amianto, enfatizzando la necessità di formare professionisti qualificati per la gestione e il controllo del rischio.

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