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Ambiente

Riqualificazione ambientale al Parco della Pellerina

Via i tralicci dopo 60 anni dal Parco della Pellerina, dismessi 5,5 km di elettrodotti e 21 tralicci per liberare la più grande area verde torinese

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Via i tralicci dopo 60 anni dal Parco della Pellerina, dismessi 5,5 km di elettrodotti e 21 tralicci per liberare la più grande area verde torinese. L’intervento è parte del progetto di riassetto della rete di Torino che prevede un investimento di 210 milioni di euro

Terna ha avviato nel corso degli ultimi giorni di Novembre, alla presenza del sindaco di Torino, Piero Fassino, dell’Amministratore Delegato di Terna, Matteo Del Fante, e del Vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini, le attività di demolizione di tre vecchie linee elettriche risalenti agli anni ‘50 del secolo scorso che attraversano il Parco della Pellerina, la più grande area verde della città dalla quale, oltre cent’anni fa, partiva l’elettrificazione di Torino.

Una volta completati i lavori di smantellamento saranno restituiti ai cittadini circa 10 ettari di parco, una superficie equivalente a quasi 15 campi da calcio, liberi da 5,5 chilometri di linee aree e 21 vecchi tralicci. Dopo le fasi iniziali che hanno permesso di rimuovere i conduttori, Terna ha iniziato i lavori di demolizione dei tralicci all’interno del Parco, che verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché completamente interrata. Tutti i componenti dei sostegni, che raggiungono in alcuni casi un’altezza di oltre 50 metri, saranno successivamente consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo.

 

Questo intervento di riqualificazione ambientale rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica di Torino, ormai obsoleta e non più in grado di far fronte alle attuali esigenze energetiche della città. Un progetto per cui Terna investirà complessivamente 210 milioni di euro, di cui circa 120 milioni già spesi, e che sta coinvolgendo oltre 130 imprese. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore efficienza e sicurezza del sistema elettrico del capoluogo, con un risparmio stimato per famiglie e imprese di oltre 50 milioni di euro l’anno. Consistenti anche i benefici ambientali: a fronte della realizzazione di appena 7 chilometri di nuovi elettrodotti saranno, infatti, demoliti ben 58 chilometri di vecchie linee aeree, con un numero di conduttori e tralicci eliminati otto volte superiore a quello delle nuove infrastrutture.

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