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Attualità

Riqualificazione dell’edilizia scolastica, in sei Comuni si inizia con il “Fondo immobiliare territoriale”

Fondo immobiliare territoriale”per la riqualificazione dell’edilizia scolastica. Oltre al Comune capofila di Castel San Pietro Terme (BO), le altre amministrazioni locali coinvolte sono: Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi) e Monte Prandone (Ap).

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Fondo immobiliare territoriale”per la riqualificazione dell’edilizia scolastica. Oltre al Comune capofila di Castel San Pietro Terme (BO), le altre amministrazioni locali coinvolte sono: Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi) e Monte Prandone (Ap).

Con il sostegno di FPC Fondo Patrimonio Comune, Anci, Agenzia del Demanio, Miur e Invimit lanciano il “Fondo immobiliare territoriale”per la riqualificazione dell’edilizia scolastica. Oltre al Comune capofila di Castel San Pietro Terme (BO), le altre amministrazioni locali coinvolte sono: Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi) e Monte Prandone (Ap).

Parte con un finanziamento di 74 milioni di euro e inizia a operare il “Fondo immobiliare territoriale” dedicato alla riqualificazione, o costruzione ex novo, di edifici scolastici nei Comuni italiani. Un’iniziativa che permetterà, dopo la fase pilota, di predisporre linee guida operative e replicabili per favorire investimenti e rigenerazione urbana sul patrimonio immobiliare di piccole, medie e grandi amministrazioni. È questa la sintesi del progetto promosso e presentato da Anci, Agenzia del Demanio, MIUR e Invimit per costituire un piano di modernizzazione del patrimonio immobiliare scolastico attraverso il coinvolgimento di capitali e competenze sia pubbliche che private (Art.53 del D.L. 5/2012). In questo ambito, viene prevista anche la creazione di un sistema integrato dei fondi gestito da Invimit per promuovere e finanziare iniziative di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici, nonché la possibilità per i privati (SGR) di proporre progetti di valorizzazione e di utilizzo sui beni pubblici (Art.33 del D.L. 98/2011).

Alla base di questa collaborazione, un cambio di paradigma nella realizzazione degli investimenti pubblici: la valorizzazione si attua non solo con la dismissione, ma rappresenta la creazione di valore economico e sociale tramite interventi di riqualificazione. Tra i risultati attesi, la costituzione di nuovi modelli di collaborazione fra soggetti pubblici e privati specializzati, insieme a una concezione di investimento pubblico che passa da fondo perduto ad allocazione efficiente delle risorse.

 

Alla presentazione hanno partecipato il Presidente Anci Antonio Decaro (QUI la dichiarazione), il Sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo (QUI la dichiarazione), il Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi (QUI la dichiarazione), il Presidente della Fondazione Patrimonio Comune Alessandro Cattaneo, il responsabile del Fondo i3 Core Comparto Territorio di Invimit Pasquale Labianca (QUI la dichiarazione del Presidente Invimit, Massimo Ferrarese) e l’assessore al Bilancio di Castel San Pietro Terme Anna Rita Muzzarelli (QUI la dichiarazione). All’incontro ha partecipato anche il Consigliere CIPAG e Presidente del Collegio Provinciale dei Geometri di Torino Ilario Tesio.

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