Sì alla legge sulle ferrovie turistiche
Il Senato ha approvato all’unanimità il ddl. Ecco le prime diciotto tratte. Franceschini: “Si valorizzeranno centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie. Nascono i ferrocicli”
Via libera alla legge sulle Ferrovie turistiche. Lo scorso 2 agosto, il Senato ha infatti approvato all’unanimità il disegno di legge A.S. n. 2670, già approvato dalla Camera lo scorso 24 gennaio, che reca disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.
“È importante che su un tema come questo tutte le forze politiche si siano unite. Un ringraziamento dunque per il prezioso lavoro che è stato fatto in Parlamento con il pieno sostegno del governo”, ha commentato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. “Nel nostro Paese – ha aggiunto – esistono centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinarie, che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate. Con questa legge possiamo intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualità di cui l’Italia ha bisogno e che è centrale nel Piano strategico del Turismo”.
La nuova legge mira a salvaguardare e valorizzare le tratte ferroviarie, dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, nonché le relative stazioni, opere d’arte e pertinenze. Il Ministero fa sapere che l’individuazione delle tratte ferroviarie interessate avverrà con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, tuttavia, in sede di prima applicazione la legge individua le seguenti diciotto tratte ferroviarie ad uso turistico:
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Sulmona-Castel di Sangro;
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Cosenza-San Giovanni in Fiore;
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Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio;
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Sacile-Gemona;
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Palazzolo-Paratico;
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Castel di Sangro-Carpinone;
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Ceva-Ormea;
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Mandas-Arbatax;
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Isili-Sorgono;
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Sassari-Palau Marina
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Macomer-Bosa;
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Alcantara-Randazzo;
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Castelvetrano-Porto Palo di Menfi;
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Agrigento Bassa-Porto Empedocle;
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Noto-Pachino;
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Asciano-Monte Antico;
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Civitavecchia-Capranica-Orte;
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Fano-Urbino.
Nell’ambito delle attività di valorizzazione dei tratti di ferrovia interessati potranno essere coinvolte associazioni e organizzazioni di volontariato operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale. Il Ministero segnala, infine, che la legge prevede la possibilità, evitando ovviamente ogni forma di promiscuità con la circolazione dei treni, che sulle linee ferroviarie dismesse o sospese possano circolare i cosiddetti ferrocicli, vale a dire veicoli a pedalata naturale o assistita su rotaia.