SOLO poco più del 10 per cento delle imprese italiane ospitano studenti in alternanza scuola lavoro
L’11,9% delle imprese ospitano studenti in alternanza scuola lavoro. Propensione più elevata in Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Lombardia
Il confronto internazionale evidenzia due criticità del nostro sistema scolastico. In primo luogo si osserva che in Italia solo il 4,1% dei giovani under 30 studia o è in formazione e contemporaneamente lavora, quota che è quasi un quarto del 14,6% rilevato nell’Unione europea. Nel confronto tra i principali paesi europei si raggiunge la quota massima del 22,4% in Germania, un Paese che ha un modello di lunga tradizione di formazione duale che alterna scuola e lavoro. In parallelo si osserva un persistente gap del drop out scolastico: nel 2017 in Italia il 14,0% dei giovani tra 18 e 24 anni non frequentano più corsi scolastici dopo aver ottenuto la licenza media, che non ha concluso un corso di formazione professionale riconosciuto dalla regione di durata superiore ai 2 anni e non svolge attività formative; il tasso di abbandono scolastico in Italia è oltre tre punti superiore al 10,6% della media dell’Ue a 28. Va segnalato che nell’ambito di Europa 2020 l’Italia ha comunque raggiunto il target previsto per il nostro Paese (16%) per questo indicatore.
Per rendere più inclusivi i percorsi scolastici e aumentare le opportunità occupazionali per i giovani va intensificata l’interazione tra scuola e imprese. In questa prospettiva interviene l’alternanza scuola lavoro come percorso obbligatorio dell’ultimo triennio delle scuole superiori, uno strumento per colmare il divario tra percorsi di apprendimento e competenze richieste dalle imprese e per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Nel 2017 la propensione ad ospitare studenti in alternanza scuola lavoro è dell’11,9% delle imprese con dipendenti. A livello settoriale mostrano propensione maggiore le imprese del Manifatturiero (14,8%) seguite dai Servizi (11,8%) e dalle Costruzioni (8,1%).
Sulla partecipazione delle imprese ai percorsi di alternanza influiscono le condizioni del mercato del lavoro: analizzando i dati delle regioni italiane si osserva, infatti, che al decrescere del tasso di disoccupazione tende a crescere la quota di imprese che ospitano studenti in alternanza scuola lavoro. Una maggior propensione ad ospitare studenti si osserva nel Centro-Nord: in prima posizione si trova, infatti, il Nord-Est (15,9% delle imprese con dipendenti), seguito dal Nord-Ovest (14,3%) e il Centro (10,4%) mentre la quota minore, pari al 7,6%, si osserva nel Mezzogiorno.
Nel dettaglio territoriale la propensione più elevata delle imprese ad ospitare studenti in alternanza scuola-lavoro si riscontra in Veneto (17,3%), Provincia Autonoma di Trento (17,2%), Provincia Autonoma di Bolzano (17,1%), Friuli-Venezia Giulia (16,4%), Lombardia (14,9%) e Piemonte (14,5%). A livello provinciale la quota più elevata di imprese con dipendenti che ospitano studenti in alternanza si riscontra a Vicenza (19,3%), Belluno (19,1%), Vercelli (19,0%), Pordenone (18,5%), Como e Treviso (entrambe con il 18,4%), Lecco (18,3%), Biella (17,9%) e Varese e Mantova (entrambe con il 17,7%).
L’analisi per territorio nell’Elaborazione Flash “Due casi di relazione tra giovani e imprese: l’alternanza scuola lavoro e le imprese artigiane under 35” presentata alla Convention #agiroma18 – Giovani Imprenditori con evidenze per regione e provincia per regione e provincia. Clicca qui per scaricarla.