In Emilia Romagna il tirocinio professionale può sostituire la prova pratica all’esame di Stato
Gli studi d’architettura potranno accogliere i neolaureati per un tirocinio formativo che consentirà loro di sostituire la prova pratica all’esame di abilitazione.
Grazie alla convenzione stipulata tra la Federazione Ordini Architetti PPC Emilia Romagna e le Università della regione, si apre una duplice opportunità professionale, per gli studi che cercano collaboratori e per i neolaureati.
Gli studi d’architettura potranno accogliere i neolaureati per un tirocinio formativo che consentirà loro di sostituire la prova pratica all’esame di abilitazione.
In sinergia con tutti gli Ordini dell’Emilia Romagna e sulla base di un regolamento già attuato nelle regioni Veneto, Toscana e Liguria, la Federazione Ordini degli Architetti PPC Emilia Romagna ha firmato una convenzione con le Università di Parma e di Ferrara per l’avvio del tirocinio formativo dei neolaureati in architettura. Prossimamente tale accordo sarà siglato anche con le Università di Bologna e di Forlì-Cesena.
Secondo il protocollo firmato entra in vigore la possibilità per il neolaureato di effettuare un tirocinio formativo di 900 ore, presso uno studio professionale, in sostituzione della prova pratica dell’esame di stato. Gli studi professionali che si renderanno disponibili ad accogliere i tirocinanti saranno inseriti in un elenco stilato dall’Ordine competente sul territorio.
Si tratta di una svolta fondamentale nell’introduzione all’esercizio della professione, con cui Parma si adegua al modello già sperimentato con successo in altre città italiane.
Diversamente da quanto accadeva fino a oggi, grazie all’intermediazione dell’Ordine, gli studi professionali alla ricerca di risorse umane potranno entrare in contatto con i futuri architetti, contribuendo direttamente alla loro formazione, anche in vista di collaborazioni successive.
Allo stesso modo, il neolaureato in architettura potrà affrontare l’esame di Stato con esperienza e competenza diretta sulle questioni pratiche dello svolgimento della professione, completando il percorso di studi fornito dall’Università. Scegliendo il tirocinio, il neolaureato potrà affacciarsi al mondo del lavoro ed entrare in contatto con le realtà professionali del suo territorio.
Compito dell’Ordine sarà fare una selezione tra gli studi parmensi che si candideranno, in funzione della capacità di accogliere i tirocinanti, mettere in comunicazione le parti e fare da garante del corretto svolgimento del percorso formativo. Al termine dello stesso, l’Ordine, a fronte di un portfolio attestante le attività svolte, rilascerà un attestato, che esonererà il tirocinante dalla prova pratica e con il quale egli avrà accesso diretto alle altre prove dell’esame di Stato.
Non appena la convenzione diventerà operativa, ai primi del 2020, l’Ordine degli Architetti di Parma aprirà una call invitando gli studi professionali interessati a sfruttare questa grande opportunità, candidandosi direttamente.