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Ultim’ora: STOP alla cessione dei crediti del Superbonus 110%

Stop alla cessione dei crediti in Superbonus. Firmato il decreto legge che pone fine alla telenovela. Cosa cambia per aziende e cittadini?

Ultim’ora: STOP alla cessione dei crediti del Superbonus 110%
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Il Decreto-legge recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti del Superbonus 110% è stato recentemente firmato dal Presidente della Repubblica e a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Stop alla cessione dei crediti in Superbonus. Firmato il decreto legge che pone fine alla telenovela. Cosa cambia per aziende e cittadini?

Il decreto legge che pone fine alla procedura della cessione dei crediti prevede uno stop totale alla cessione del credito e allo sconto in fattura per i nuovi interventi edilizi, lasciando solo la strada della detrazione d’imposta. Inoltre, il divieto per le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti derivanti dai bonus edilizi è stato introdotto.

La normativa affronta anche il nodo della responsabilità solidale dei cessionari e esclude tale responsabilità per coloro in possesso di tutta la documentazione relativa alle opere. Il decreto varato dal governo Meloni mira a eliminare le incertezze che avevano frenato tanti intermediari dall’assorbire questi crediti, il cui acquisto avrebbe avuto un impatto diretto sul debito pubblico, come evidenziato da Eurostat.

Cessione dei crediti e Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila).

Per i lavori già avviati e per chi ha presentato la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (Cila), è ancora possibile cedere il credito di imposta e, quindi, effettuare le opere senza costi. Tuttavia, il salvacondotto deve tener conto dei paletti dello scorso novembre, che davano la data limite del 25 del mese per la delibera dei lavori in assemblea. Il decreto salva lo sconto in fattura solo per chi ha presentato la Cila anche per le villette.

Per le case unifamiliari, il bonus è sceso dal 110 al 90%, e lo sconto in fattura potrà essere utilizzato solo dai nuclei familiari con un reddito non superiore ai 15.000 euro. Il decreto tenta di risolvere il problema dei crediti incagliati, ovvero quelli che le aziende non riescono più a cedere alle banche. Chi comprerà crediti fiscali non risponderà in solido con chi lo ha venduto, sempre se dimostrerà di avere in suo possesso la documentazione necessaria.

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