mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Ambiente

Una cabina di regia nazionale per la bonifica amianto. Dare risposte ai cittadini su mappatura, bonifica, monitoraggio e ricerca

Una cabina di regia unica sull’amianto: la propone il ministro dell’Ambiente Sergio Costa per dare risposte ai cittadini sulla mappatura, la bonifica, il monitoraggio, la ricerca

Un centro nazionale di monitoraggio per bonifica amianto!
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Una cabina di regia unica sull’amianto: la propone il ministro dell’Ambiente Sergio Costa per dare risposte ai cittadini sulla mappatura, la bonifica, il monitoraggio, la ricerca. “Dobbiamo mettere in campo le migliori tecnologie e lavorare con i progetti di eccellenza italiani in questo settore. Non possiamo più aspettare” – osserva il ministro, commentando con favore la presentazione odierna dei dati dell’Osservatorio nazionale amianto, che richiamano l’attenzione su questo tema a volte in secondo piano.

Secondo Costa, ognuno è chiamato a fare la propria parte: i ministeri competenti, gli amministratori pubblici, gli imprenditori, le associazioni, il servizio sanitario, i cittadini. Perché il dramma amianto “riguarda migliaia di persone sotto il profilo sanitario, previdenziale, lavorativo, sociale e umano. I numeri ci dicono che circa 32 milioni di tonnellate di amianto sono ancora sparse per il Paese e ci sono zone d’Italia dove la mappatura non esiste. Scuole, ospedali, edifici pubblici in generale: in molti casi è ancora presente”.

E’ giunta l’ora, quindi, di riformare la normativa poiché la legge che venticinque anni fa ha messo al bando l’amianto in Italia mostra i segni dell’età e, soprattutto, “per una parte importante è rimasta inascoltata e inapplicata”. E vano è stato il tentativo della scorsa legislatura di approntare un testo unico omogeneo.

“In Italia troppi rifiuti finiscono ancora nelle discariche, è un sistema che non possiamo più permetterci”. Lo ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto alla Camera alla presentazione del Rapporto sui rifiuti speciali dell’Ispra. “Con questo – ha aggiunto Costa – non voglio dire che non stiamo migliorando, ma è un dato di fatto che in discarica ne finiscano ancora troppi”.

Il ministro ha inoltre sottolineato l’urgenza di tracciare bene i rifiuti speciali e pericolosi, in particolare gli pneumatici, per i quali occorre un codice di tracciabilità: “Il recupero degli pneumatici già va bene – ha spiegato – oggi siamo al 73% ma dobbiamo arrivare a 100%. Vogliamo fare in modo di garantire la tracciabilità trasparente degli pneumatici attraverso un codice. Ne abbiamo necessità come sistema Italia – ha affermato – non ci possiamo fermare, dobbiamo andare avanti”.
Costa si è poi detto preoccupato del sistema di raccolta e gestione dell’amianto: “In questo momento l’amianto ci fa zoppicare, per dirla con un eufemismo – ha sottolineato – e ci preoccupa in particolare la ricaduta sanitaria e ambientale della presenza di amianto sul territorio. Non è pensabile – ha aggiunto – che il sistema Italia ancora si interroghi sul come definire la questione amianto, non ce lo possiamo permettere per il bene dei nostri cittadini”.

Infine, una riflessione sul Modello Unico di dichiarazione ambientale (Mud), lo strumento con il quale si realizza la comunicazione annuale al catasto dei rifiuti, e dal quale derivano i valori raccolti nel rapporto Ispra: “Esaminando i dati del Rapporto Rifiuti speciali Ispra 2018 – ha aggiunto Costa – balza agli occhi la quantità di rifiuti speciali, che è nota, non è una novità. L’aumento di questo tipo di rifiuti – aggiunge il ministro – potrebbe essere salutato come un fatto positivo, perché una quota è andata in chiaro e un’altra arriva da una maggiore produzione. Questo è un bene – rileva Costa- ma chiedo a Ispra di aprire una riflessione, nella sua indipendenza, sul concetto di Mud, per valutare che i dati e gli adempimenti siano corretti”.

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