XI Edizione Premio Internazionale Architettura Sostenibile
Il Premio, promosso da Fassa Bortolo, incentiva e promuove progetti di architettura sostenibile che mettano in risalto il rispetto e la coesione con l’ambiente circostante.
Il 9 luglio 2015, alle ore 16,30, a Palazzo Tassoni Estense, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, si svolgerà la Cerimonia di consegna del Premio Internazionale Architettura Sostenibile.
L’evento, promosso dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Ferrara, dalla Fondazione degli Architetti di Ferrara, è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Ferrara, ed è ormai giunto alla sua undicesima edizione.
Un successo lungo undici anni, che ha fatto si che il premio internazionale in architettura sostenibile sia diventato nel mondo, uno dei consessi principali nel particolare segmento dell’architettura sostenibile.
Proprio grazie al successo delle diverse edizioni passate, il Premio internazionale per l’architettura sostenibile, è stato suddiviso in due momenti temporali diversi, che si alternano con cadenza biennale:
una Sezione che riguarda “Tesi di Laurea, Master e Dottorato” sviluppate nel territorio italiano, che ha avuto la sua prima edizione nel 2014 e che si ripeterà nel 2016
una Sezione delle “Opere realizzate”, come quella di quest’anno, che vede la partecipazione di Studi di Architettura e Ingegneria di tutto il mondo, e che si ripeterà nel 2017.
Come sono stati giudicati gli elaborati presentati ?
La Giuria è stata presieduta da Thomas Herzog e composta da MuckPetzet (Mendrisio, Svizzera), Philippe Samyn (Bruxelles, Belgio), Luca Emanueli e Gianluca Frediani (Università di Ferrara). Anche per questa edizione tutti i membri valutatori, come tradizione, sono stati eletti con background culturali differenti, proprio per garantire la massima varietà di esperienze possibile ai fini di una scelta equa.
Chi sono e perché sono stati premiati, i progetti vincitori del premio in architettura sostenibile ?
I progetti vincitori di questa edizione, sono stati capaci di “integrarsi in maniera adeguata alle condizioni del contesto, fornendo risposte ottimali alle necessità di vita dei fruitori. Si tratta di architetture che si possono definire “appropriate”, perché nascono dalla piena conoscenza dei luoghi, dallo studio e comprensione del loro funzionamento e dal rispetto della cultura locale”, come scrive Thomas Herzog.