Architetto O Architetta: il linguaggio di genere all’interno dell’Ordine!
Architetto O Architetta? Sul timbro ci va la variante maschile o si può usare anche quella femminile?
Architetto O Architetta? Il dibattito sul linguaggio di genere conquista anche i settori professionali. A indicare la via è stato nel 2017 l’Ordine degli Architetti di Bergamo che ricevendo una richiesta delle architette Silvia Vitali, Francesca Perani e Mariacristina Brembilla ha sdoganato l’uso ufficiale del termine Architetta e consentito d’inserirlo sul timbro professionale. Dal 2017 la discussione sul linguaggio di genere è continuata tanto che altri sei ordini professionali hanno concesso l’uso della variante femminile.
In questo articolo:
- Architetto O Architetta? Sul timbro ci va la variante maschile o si può usare anche quella femminile?
- Architetto VS Architetta: coma cambia l’identità professionale con il dibattito del linguaggio di genere?
- Da Architetto ad Architetta: le motivazione linguistica alla base dell’evoluzione.
- Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?
Architetto O Architetta? Sul timbro ci va la variante maschile o si può usare anche quella femminile?
Dopo Bergamo anche Roma, Torino, Milano, Modena, Treviso hanno scelto di riconoscere la variante femminile nel timbro professionale. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato l’Ordine degli Architetti della Sardegna che a febbraio 2021 ha risposto affermativamente alla richiesta di una sua iscritta, l’architetta Silvia Mocci.
“Abbiamo accettato la richiesta della nostra iscritta – ha dichiarato a suo tempo la presidente dell’Ordine degli Architetti di Cagliari Teresa De Montis – ma ci teniamo a ribadire che l’aver consentito la locuzione femminile non comporta nessun obbligo, chi vorrà continuare a utilizzare la versione al maschile sarà liberissima di continuare a farlo”.
Architetto VS Architetta: coma cambia l’identità professionale con il dibattito del linguaggio di genere?
Secondo molti professionisti inserire la dicitura Architetta nel timbro professionale contribuirebbe a costruire una più corretta identità professionale.
“Come professionista – ha dichiarato sulle pagine di Repubblica l’architetta Silvia Mocci – mi auguro che questo piccolo traguardo che si è raggiunto in Sardegna possa costituire un primo tassello capace di alimentare un più ampio dibattito culturale sulla parità di genere”.
Da Architetto ad Architetta: le motivazione linguistica alla base dell’evoluzione.
Il passaggio da Architetto ad Architetta (ma più che di passaggio bisognerebbe parlare di apertura ndr) è, come ha ricordato anche la sociologa e linguista Vera Gheno, un semplice riconoscimento di un dato di fatto che già esiste nei dizionari”.
Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?
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