Un concorso di progettazione internazionale per lo Stadio Artemio Franchi.
Gli architetti fiorentini esprimono apprezzamento per la decisione del Comune che lancia un concorso di progettazione internazionale per lo Stadio Artemio Franchi.
Gli architetti fiorentini esprimono apprezzamento per la decisione del Comune che lancia un concorso di progettazione internazionale per lo Stadio Artemio Franchi.
Dopo mesi di dibattiti, finalmente, Comune di Firenze e Architetti gigliati sembrano aver trovato un accordo sul futuro concorso di progettazione internazionale per lo Stadio Artemio Franchi.
“Col concorso di progettazione internazionale ci auguriamo che a Firenze possa essere realizzato uno stadio unico al mondo – cosi hanno dichiarato gli architetti dell’ordine professionale locale – Come professionisti interessati sosteniamo da lungo tempo che questa fosse la strada migliore e più corretta per procedere a una riqualificazione dello storico stadio cittadino”.
Secondo gli Architetti fiorentini, che a riguardo hanno voluto pubblicare una nota stampa ufficiale, il percorso progettuale internazionale è la soluzione migliore e più professionale per regalare alla città di Firenze un nuovo e più moderno stadio che sappia però conservare e valorizzare gli aspetti monumentali dell’opera di Nervi “come architetti ci mettiamo fin da subito a disposizione del Comune per aiutare e agevolare lo svolgimento e l’avvio di questo percorso che non fatichiamo a definire come virtuoso”.
Perchè scegliere un percorso di progettazione internazionale per il nuovo stadio Artemio Franchi?
Grazie al concorso di progettazione internazionale sarà possibile favorire e portare a Firenze le migliori menti e i migliori progettisti mondiali. Quello che Comune e Ordine si augurano è di assistere a una sana competizione professionale che possa portare la Città di Firenze a fregiarsi di un nuovo e moderno stadio.
La progettazione del Nuovo Artemio Franchi non deve però far scordare che sarà tutta l’area del Campo di Marte a essere soggetta ai futuri interventi di riqualificazione urbana e di rifunzionalizzazione delle stesse aree che in futuro, in seguito all’apertura del nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli, saranno libere. Qui saranno sviluppate le nuove infrastrutture della tramvia e le opere per l’organizzazione della viabilità e della sosta, anche in considerazione dell’imminente definizione del Piano Operativo.
“Quello che speriamo – concludono gli architetti fiorentini – è di poter vedere a Firenze un nuovo stadio che possa essere bello e funzionale, quello che ci auspichiamo è che la città possa dotarsi di un moderno manifesto della cultura architettonica fiorentina”.