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Attualità

Gara d’architettura ristretta per il nuovo centro Telecom

Una gara d’architettura ristretta a pochi: Telecom convoca, Onsitestudio, Piuarch, Park Associati, Scape, BiCuadro e Uno-A Architetti Associati per la realizzazione del nuovo centro Telecom

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Una gara d’architettura per la quale in tanti farebbe carte false per partecipare, ma che nella realta sarà aperta solo a Onsitestudio, Piuarch, Park Associati, Scape, BiCuadro e Uno-A Architetti Associati. Quattro studi milanesi e due romani. Sono sei gli studi di architettura selezionati da Telecom a Roma per progettare il nuovo quartier generale nelle Torri delle ex Finanze all’Eur progettate negli anni ’50 da Cesare Ligini e da anni abbandonate.

La gara d’architettura bandita da Telecom per il suo nuovo centro direzionale, sarà uno dei più grandi interventi privati della Capitale dove ai progettisti si chiederà di conciliare i criteri innovativi dello smart-work, di preservare la memoria di un edificio di architettura moderna, di inserirsi coerentemente con il tessuto dell’Eur.

La gara d’architettura che secondo alcuni  potrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza per l’urbanistica romana, parte da un punto fermo rappresentato da una chiamata informale a partecipare promossa da Goldmann&Partners nell’autunno del 2014.

Le scorse settimane, dopo circa sei mesi dalla call, è partita la seconda fase rappresentata dagli inviti personalizzati ad una quindicina di studi selezionati tra centinaia di candidature con l’annuncio che si sarebbe trattato di una rosa di nomi “con almeno un socio under40″, mentre nelle ultime ore è stata formalizzata la scelta.

Telecom ha deciso di promuovere la gara d’architettura e di investire nelle torri abbandonate da anni, possedute per il 50% da Cassa depositi e prestiti e ha annunciato un deciso e forte piano di razionalizzazione importante, la stessa iniziativa già avviata in altre città come Torino, Milano, Padova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Palermo ma che a Roma vedrà si concretizzerà con la più importante operazione anche in termini di immagine e di impegno economico.

 

Il piano, secondo le previsioni si completerà in tre anni. Si punta ad andare in cantiere entro la fine del 2015. Per quanto riguarda l’investimento si quantifica un budget di 300milioni di euro che arriveranno dai risparmi attesi dalla razionalizzazione degli altri immobili.

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