venerdì, Novembre 15, 2024
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Professionisti

La lente dell’Istat sui liberi professionisti

Nel secondo trimestre dell'anno scatta la rilevazione sulle forze del lavoro autonomo e delle attività professionali. Tra aprile e luglio partiranno le interviste alle famiglie campione.

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L’Istat accende un faro sui liberi professionisti. A partire dal ?secondo trimestre del 2017, infatti, l’Istituto di statistica condurrà nell’ambito della Rilevazione sulle forze di lavoro un approfondimento sul lavoro indipendente. Saranno rilevate per la prima volta informazioni utili a comprendere meglio le condizioni di svolgimento del lavoro autonomo e libero professionale. Così come già avviene negli altri paesi dell’Unione europea, fin dal 1999 ogni anno, nel secondo trimestre dell’anno, l’indagine viene condotta con un supplemento di quesiti (modulo ad hoc) decisi a livello europeo volti ad approfondire un particolare aspetto del mercato del lavoro.

L’iniziativa è sostenuta da Confprofessioni, quale principale organismo di rappresentanza del mondo professionale, che si è attivata per sensibilizzare i liberi professionisti a partecipare all’indagine per aumentare i tassi di risposta e, quindi, per poter utilizzare al meglio dati specifici sui liberi professionisti. ?L’Istat proprio in questi giorni, dopo avere individuato il campione, sta inviando le lettere alle famiglie che verranno estratte nel campione, le quali riceveranno una lettera in cui sarà precisato che alcune domande verteranno sul lavoro indipendente. Il modulo ad hoc del 2017, le cui interviste saranno effettuate tra aprile e luglio, sarà dedicato a approfondire la situazione lavorativa dei lavoratori indipendenti.

“Invitiamo i liberi professionisti che verranno estratti nel campione ad assicurare il massimo possibile di partecipazione all’indagine” ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “Tanto più elevata sarà la partecipazione dei professionisti e dei lavoratori autonomi alla rilevazione, tanto più attendibili e completi saranno i dati rilevati, che consentiranno anche a noi stessi di disporre di dati più analitici sul mondo del lavoro autonomo”.

 

 

 

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