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Mies Van Der Rohe: vita, opere e filosofia di un maestro del Modernismo

Esplora la vita, le opere e la filosofia di Mies van der Rohe, maestro del Modernismo, noto per il suo approccio "Less is more" e l'uso innovativo di acciaio e vetro.

Mies Van Der Rohe: vita, opere e filosofia di un maestro del Modernismo
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Ludwig Mies van der Rohe, nato nel 1886 ad Aquisgrana, Germania, e naturalizzato statunitense, è uno degli architetti più influenti del XX secolo e un pilastro del Modernismo. La sua celebre filosofia “Less is more” ha segnato profondamente l’architettura contemporanea.

  1. Stile e opere principali
  2. Innovazioni costruttive di Ludwig Mies van der Rohe
  3. L’eredità di Mies van der Rohe in Italia e negli Stati Uniti
  4. Sei un architetto? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Esplora la vita, le opere e la filosofia di Mies van der Rohe, maestro del Modernismo, noto per il suo approccio “Less is more” e l’uso innovativo di acciaio e vetro.

Mies iniziò la sua carriera come apprendista falegname, trasferendosi poi a Berlino per studiare presso l’Accademia d’arte locale. Qui, nel 1908, entrò a lavorare nello studio di Peter Behrens, dove incontrò altri futuri giganti dell’architettura come Walter Gropius e Le Corbusier. Negli anni ’20, il suo talento si consolidò con progetti come Villa Tugendhat a Brno, un’opera che incarnava i suoi principi architettonici di funzionalità e semplicità.

La visione architettonica di Mies si può riassumere in una delle sue citazioni più famose: “L’architettura è la volontà dell’epoca concepita spazialmente; non l’ieri né il domani, solo l’oggi è plasmabile”. Questo pensiero si riflette in tutti i suoi lavori, dove la forma segue la funzione e ogni elemento è studiato nei minimi dettagli.

Nel 1930, Mies divenne direttore della Bauhaus, la celebre scuola di arte, design e architettura, che però venne chiusa dai nazisti nel 1933. La Bauhaus, fondata da Walter Gropius, cercava di unire arte e industria, promuovendo un design funzionale e accessibile.

Dopo la chiusura della Bauhaus, Mies emigrò negli Stati Uniti nel 1937, dove divenne direttore dell’Illinois Institute of Technology a Chicago. Qui continuò a sviluppare la sua architettura, lasciando un segno indelebile con edifici come il Crown Hall e il Seagram Building a New York.

Stile e opere principali

Mies van der Rohe credeva fermamente che l’architettura dovesse esprimere lo spirito del tempo, utilizzando materiali moderni come acciaio e vetro per creare spazi trasparenti e funzionali. La sua attenzione per i dettagli e la pulizia delle linee sono evidenti in opere come:

  • Villa Tugendhat (1929, Brno): un capolavoro del Modernismo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
  • Farnsworth House (1951, Plano, Illinois): un esempio iconico di architettura minimalista, con grandi vetrate che integrano l’interno con l’esterno.
  • Seagram Building (1958, New York): uno dei primi grattacieli a utilizzare una struttura portante in acciaio, che ha definito un nuovo standard per l’architettura moderna.
  • Lake Shore Drive Apartments (1948-1951, Chicago): esempio di utilizzo del curtain wall, che crea un’interazione dinamica tra interno ed esterno.

Innovazioni costruttive di Ludwig Mies van der Rohe

Mies era noto per l’uso innovativo di materiali come l’acciaio, che gli permetteva di creare strutture leggere e trasparenti, e il vetro, che favoriva la continuità spaziale tra interno ed esterno. Spesso utilizzava anche il marmo per conferire eleganza agli spazi interni.

L’eredità di Mies van der Rohe in Italia e negli Stati Uniti

Sebbene non abbia realizzato molti progetti in Italia, Mies influenzò profondamente l’architettura italiana del XX secolo, ispirando architetti come Giuseppe Terragni e Luigi Moretti. Negli Stati Uniti, la sua eredità è ancora più evidente, con una serie di progetti iconici e il ruolo di direttore dell’IIT, dove formò una generazione di architetti modernisti.

Mies van der Rohe ha lasciato un’impronta indelebile sull’architettura moderna. La sua ricerca di un’architettura funzionale, estetica e tecnologicamente avanzata ha prodotto edifici che continuano a influenzare il design contemporaneo. La sua filosofia del “Less is more” rimane una pietra miliare per architetti e designer di tutto il mondo.

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