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I Sindaci collaboreranno alla task force per sbloccare gli investimenti sugli appalti, ma serve regolarità nell’erogazione delle risorse

“Dice bene il ministro Tria: ci sono effetti non voluti del codice degli appalti che ritardano gli investimenti.

Una task force per sbloccare gli investimenti sugli appalti!
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“Dice bene il ministro Tria: ci sono effetti non voluti del codice degli appalti che ritardano gli investimenti. Ci sono criticità però anche nelle modalità di erogazione dei finanziamenti da parte di ministeri e Regioni. Inoltre vanno migliorate le regole della nuova contabilità. Per sedersi e discuterne, noi sindaci siamo a disposizione”.

Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a proposito dell’iniziativa annunciata dal ministro per l’Economia alla Camera di costituire una task force all’interno del governo per rimuovere gli ostacoli al rilancio degli investimenti, dovuti agli “effetti non voluti del codice degli appalti”.

Sottolinea il presidente dell’Anci: “Sul codice appalti stiamo lavorando con l’Ance per una proposta congiunta, ma dobbiamo ricordare che a quasi due anni dall’entrata in vigore, manca all’appello circa la metà dei sessanta provvedimenti attuativi attesi. Occorre accelerare anche per risolvere problemi evidenti nel frattempo emersi: è necessaria una semplificazione negli adempimenti amministrativi in materia di appalti pubblici per lavori, con specifiche previsioni per i piccoli Comuni, serve un’azione in grado di ridimensionare la portata frenante dei contenziosi.

Secondo i dati del Mit sulle opere infrastrutturali del Paese, ben l’80 per cento dei lavori è bloccato dai ricorsi che seguono le gare. È un fenomeno che va assolutamente contenuto”.

Decaro ricorda le proposte già da tempo formulate dai sindaci. “Si potrebbero tagliare i tempi del contenzioso; si potrebbe potenziare il ruolo di Anac in sede di precontenzioso impedendo il ricorso giurisdizionale all’impresa che abbia accettato un parere negativo. I Comuni sono sempre stati i principali investitori pubblici. Siamo quindi naturalmente disponibili da subito a un tavolo col governo per condividere queste e altre proposte necessarie per intervenire su un settore delicato ed essenziale per la ripresa”.

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