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Progettare un impianto termico: consigli pratici per certificatori energetici

Scopri i passaggi essenziali per progettare un impianto termico efficiente. Consigli pratici per certificatori energetici e professionisti del settore.

Progettare un impianto termico: consigli pratici per certificatori energetici
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Quando si intraprende la progettazione di un impianto termico, la potenza è il dato fondamentale da considerare. Questo parametro è cruciale per dimensionare correttamente i terminali e garantire il comfort termico negli ambienti. Ma come si determina la potenza necessaria? Ecco alcuni suggerimenti pratici per chi è già nel settore, come i certificatori energetici, e vuole approfondire ulteriormente l’argomento.

  1. Consigli pratici per la modellazione
  2. Parametri fondamentali per il calcolo della potenza
  3. Il ruolo del fattore di ripresa
  4. Dimensionamento dei terminali
  5. Applicare coefficienti maggiorativi
  6. Sei un ingegnere? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Scopri i passaggi essenziali per progettare un impianto termico efficiente. Consigli pratici per certificatori energetici e professionisti del settore.

Il primo passo per progettare un impianto termico è la modellazione dell’edificio, utilizzando un software certificato dal CTI. La lista dei software certificati è facilmente reperibile per chi opera come certificatore energetico. In questo esempio, facciamo riferimento a Edilclima, ma qualsiasi software certificato offre funzionalità simili.

Consigli pratici per la modellazione

Utilizzando il software, è possibile inserire i ricambi d’aria all’interno delle varie zone. È importante distinguere tra il ricambio orario per energia e quello per potenza. Il ricambio orario per energia riguarda le dispersioni per ventilazione, mentre il ricambio orario per potenza invernale influisce direttamente sul calcolo di potenza degli ambienti.

Parametri fondamentali per il calcolo della potenza

Uno dei parametri essenziali da regolare è il ricambio d’aria per potenza invernale. La letteratura tecnica suggerisce valori specifici, che alcuni software implementano automaticamente. Ecco i parametri consigliati per gli ambienti residenziali:

  • Bagno e cucine: 1 vol/h
  • Bagni ciechi: 3 vol/h
  • Altri locali: 0.5 vol/h

Una volta impostati questi parametri, il software calcola la potenza necessaria per mantenere il comfort termico in ciascun ambiente, suddividendo la potenza tra dispersioni per trasmissione e ventilazione.

Il ruolo del fattore di ripresa

Il fattore di ripresa, espresso in W/m²K, è un dato che aggiunge potenza per ogni metro quadrato dell’ambiente, variando in base al tempo necessario per riportare l’ambiente a una temperatura confortevole e alla diminuzione della temperatura interna durante i periodi di intermittenza del riscaldamento. Tuttavia, in sistemi a emissione continua come i pannelli radianti a pavimento, questo parametro può essere trascurato.

Dimensionamento dei terminali

Progettare un impianto termico significa anche dimensionare correttamente i terminali. È cruciale dimensionare correttamente i terminali per ottimizzare l’efficienza dell’impianto termico. Per esempio, un radiatore sovradimensionato favorisce uno scambio termico migliore e temperature medie più basse, migliorando il rendimento sia della pompa di calore che della caldaia a condensazione.

Applicare coefficienti maggiorativi

In alcune situazioni, è utile applicare un coefficiente maggiorativo alla potenza calcolata dal software. Ad esempio, per appartamenti non interpiano, si può aumentare la potenza del 10-15%. Per quelli interpiano, si può considerare l’assenza dei vicini e impostare una temperatura inferiore nell’appartamento adiacente, aumentando così le perdite per trasmissione.

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