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Al via il concorso per 500 professionisti ai Beni Culturali

Concorso per 500 professionisti ai Beni Culturali: 500 posti da inserire nelle attività attinenti alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico/artistico

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Il 24 Marzo scorso, il Ministro dei Beni Culturali e del turismo, Dario Franceschini e il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Maria Anna Madia, hanno firmato la bozza del Decreto  attinente il concorso per 500 professionisti da inserire presso il Ministero. La bozza di Decreto recante  “Disciplina della procedura di selezione pubblica per l’assunzione di 500 funzionari presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ai sensi dell’articolo 1, comma 328 e seguenti, della legge 28 dicembre 2015, n. 208” da indicazioni sul concorso pubblico  che sarà pubblicato entro il 30 Aprile prossimo.

Viene specificato che il bando mette a disposizione 500 posti a tempo indeterminato da inserire nelle attività attinenti alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico/artistico.  Vengono richieste figure professionali quali architetti, antropologi, archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, esperti di promozione e comunicazione, restauratori e storici dell’arte. Al fine di avere l’ammissione al concorso bisogna avere la laurea specialistica o magistrale nelle discipline richieste per ciascun profilo professionale; per i laureati in architettura è necessaria, inoltre,  oltre la laurea, l’abilitazione all’esercizio della professione.

Nella bozza di Decreto di concorso per 500 professionisti viene specificato che per ogni profilo professionale sarà pubblicato entro il prossimo 30 Aprile, sul sito telematico del Ministero,  le indicazioni sul numero di posti a concorso e la distribuzione per Regioni.

Per quel che concerne le prove al concorso, viene specificato che le procedure prevedranno le seguenti test di selezione:

una prova preselettiva, mediante la somministrazione di 100 domande a risposta multipla, di cui 10 in lingua inglese, relative ad elementi di diritto pubblico e amministrativo, e di diritto del patrimonio culturale, e nozioni generali sul patrimonio culturale italiano;

due prove scritte, una teorica e l’altra pratica, che verteranno sulle materie indicate in ciascun bando;

 

la prova orale, ovvero un colloquio sulle materie oggetto delle prove scritte, con l’aggiunta di una conversazione in lingua inglese.

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